25 novembre 2007

giovani cannibali+neogotici barocchi

Un pomeriggio di una domenica annoiata vagavo per librerie fiorentine alla ricerca di non so bene cosa e.. temporeggiando fra le nuove uscite una copertina ha attratto la mia attenzione. La scrittrice, autrice della cosidetta trilogia dello Spavento, è una ragazza dei tempi di Brizzi che, a differenza di quest'ultimo non è stata abbandonata dalla sua musa; di lei non ho mai letto niente se non frasi sparse, il cui stile asciutto tagliente e decisamente non buonista non può non piacermi. Isabella Santacroce é uno di quegli autori che era archiviata, nelle directory del mio cervelletto come da seguire e poi acquistare nel momento in cui avesse raggiunto quella soglia che a mia opinione è la maturità dell'artista e che quindi giustifica l'acquisto di un libro tra i 15 e i 20 euro. Uno degli attributi fondamentali di cotestà personale visione della maturità è la trasversalità cioè la capacita del personaggio in questione di non auotoinscatolarsi in un personaggio ma di osare e utilizzare nuovi modi di veicolare i suoi concetti. In una parola di non parcheggiarsi ma di continuar a girare.
Generalmente le copertine dei libri non le trovo mai veramente adatte al libro tranne questa volta. Ma questa volta la trovo perfetta, è la stampa di un dipinto di un artista contemporaneo che che Freud avrebbe pagato per analizzare;
Michael Hussar riesce a dar vita a immagini inquietanti, che ti rimangono dentro e riguardarle nei particolari significa trovare sempre qualcosa di nuovo che completa, amplifica estende le sensazioni iniziali.
Il matrimonio di due spirti affini con mezzi comunicativi completamente diversi ha prodotto qualcosa di superiore alla somma delle parti. Meritano più di un'occhiata entrambi.

2 commenti:

LoiZ ha detto...

che fine che hai fatto? una fine chen ti soddisfa?

Ruzzola ha detto...

O ciccio.....che ti sei già stancato di curare il tuo blog?